Sono passati ben 19 anni da quell’undici settembre, dove tutto, anche il tempo, si è fermato

Sono passati ben 19 anni da quell’undici settembre, dove tutto, anche il tempo, si è fermato

Sono le 8 e 46 quando Manhattan,al World Trade Center, il primo dei due arei dirottati dai terroristi di al Qaeda si abbatte contro la torre Nord delle Twin Towers. Poco dopo il tempo ha poi ricominciato a scorrere fino al secondo impatto: una manciata più tardi alle 9 e 03 un secondo aereo in mano ai terroristi entra in collisione con la torre Sud; polvere, fumo, una nuvola di detriti avvolge Manhattan, ciò che si vede in alto oltre la cortina di fumo ha dell’invero simile. Due torri in fiamme di cui una pronta a cedere da un momento all’altro. Altri due arei quel giorno maledetto sono caduti uno sul Pentagono, mentre l'ultimo, che avrebbe dovuto abbattersi sulla Casa Bianca o sul Congresso, precipitò in Pennsylvania, grazie all'eroica rivolta dei passeggeri contro i dirottatori.
L’11 settembre 2001, duemilaseicentosei persone muoiono in quello che conosciamo oggi come Ground Zero; centoventicinque al Pentagono e duecentosei sugli aerei dirottati da al Qaeda. Lo squarcio nel cielo di quel giorno, non si è mai richiuso, è nella vita di tutti coloro il cui il tempo si è fermato quell’undici settembre per assistere alla brutalità, al dramma di uno Stato colpito assieme ai suoi cittadini, nella sua parte più preziosa, la quotidianità, squarciandola.
Il National September 11 Memorial & Museum sorge là, dove 19 anni fa il mondo si è fermato, un memoriale per la tragedia che ha colpito non solo l’America ma il Mondo intero: una pietra di inciampo dentro ciascuno noi, a ricordarci quanto la memoria coincida con la nostra identità, così che gli errori del passato possano non ripetersi, non così facilmente.