Si accende la corsa all'indipendenza energetica ucraina

Si accende la corsa all'indipendenza energetica ucraina

Un recentissimo articolo sul "Financial Times" del Primo Ministro polacco Donald Tusk, che ha invitato gli Stati membri dell'UE a creare un'unione energetica per ridurre la loro dipendenza dalle forniture di gas dalla Russia, ha riaperto ampie discussioni in merito. "Indipendentemente da come la storia ucraina si sta sviluppando, una lezione è chiara: l'eccessiva dipendenza dall'energia russa rende l'Europa debole. E la Russia non vende le sue risorse a buon mercato, almeno, non a tutti " afferma Tusk.

Secondo Tusk, il nuovo sindacato di energia dovrebbe basarsi sui principi di solidarietà e di reciproco interesse economico. "L'Europa deve sganciarsi dalla posizione monopolistica della Russia con un corpo unico europeo incaricato di acquistare il gas. Dopodiche' dovremmo intraprendere il compito di rompere il monopolio del gas russo e ripristinare la concorrenza del libero mercato". Nel frattempo, secondo Tusk, il nuovo compito è quello di espandere l'uso di combustibili fossili (carbone e gas shale) e intensificare gli sforzi per attrarre nuovi fornitori (principalmente Stati Uniti e Australia) per il mercato europeo.

Come impattera' questa iniziativa la sicurezza energetica ucraina, e quale ruolo può svolgere l' Ucraina nel creare l'hub europeo del gas? L'iniziativa ha posto queste domande per il presidente del Kyiv International Energy Club, Oleksandr Todiichuk: "l'Europa può sostituire il gas russo con il gas norvegese o il GNL proveniente da Algeria o  Qatar. Gli Stati Uniti hanno intensificato i loro sforzi, anche promuovendo il loro gas shale. Pertanto, all'UE non mancano fonti alternative di importazioni di gas. L'Ucraina deve certamente unirsi a questa comunità dell'energia. Nonostante la nostra vicinanza alla UE, non siamo ancora riusciti a integrarci nel suo spazio unico energetico, anche se tali piani sono stati annunciati in precedenza. E' uno dei motivi per cui l'Unione europea, nonostante la sua dichiarata volontà di tutelare gli interessi del gas ucraino, non si e' mossa ulteriormente per garantire la sua sicurezza energetica, garantendo i gasdotti anche attraverso nuove vie di transito. L'Ucraina" continua Todiichuk, "deve essere integrata nel nuovo sistema energetico europeo unificato. E' l'unico modo per noi per ottenere la protezione dell'UE dai tentativi della Russia di mettere pressione sulla nostra economia utilizzando l'arma del gas. E' un'opportunita'. Per esempio, possiamo pompare gas in modo inverso, da un paese europeo all'altro. Questo ci porterà soldi in più attraverso le tasse di transito. Anche il collaudato e sviluppato sistema ucraino sotterraneo di trasporto gas tornerebbe utile all'UE".