L’Ucraina tra i primi 5 esportatori agricoli mondiali

L’Ucraina tra i primi 5 esportatori agricoli mondiali

Il Ministro della Politica Agraria e dell'Alimentazione dell'Ucraina Mykola Solskyi ha parlato delle principali sfide alimentari del Paese e dei modi per superarle.

Una di queste sfide è il blocco delle esportazioni agricole ucraine, il quale ha comportato l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e l’aggravarsi della crisi alimentare.

«L'Ucraina, insieme ai suoi partner internazionali, ha fatto ogni sforzo per espandere nuove rotte logistiche, compreso il lancio del corridoio del grano. Grazie a ciò, siamo rimasti il garante della sicurezza alimentare mondiale. Anche in condizioni così difficili, dall'inizio della guerra il nostro Paese è riuscito a esportare più di 40 milioni di tonnellate di cereali, semi oleosi e prodotti trasformati per fornire cibo a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante le difficoltà, l'Ucraina ha mantenuto la sua posizione tra i primi 5 esportatori agricoli mondiali», ha sottolineato.

Tuttavia, secondo il Ministro, la sicurezza alimentare non è l'unica sfida per il mondo moderno. I problemi del cambiamento climatico, che comportano l'esaurimento delle risorse, così come la trasformazione dei sistemi alimentari, il risparmio energetico e l'uso di risorse rinnovabili sono altrettanto rilevanti.

Solskyi ha sottolineato che tutto ciò richiede soluzioni adeguate da parte della comunità internazionale. Il Ministro ha definito lo sviluppo di fonti energetiche alternative come una delle vie migliori da seguire.

«Noi, come altri Paesi europei, esaminiamo l'alto valore delle risorse biologiche, valutiamo le loro prospettive economiche e diamo priorità all'ulteriore sviluppo della bioeconomia. Anche l'Ucraina può diventare un partecipante attivo del boom del biometano, poiché il 70% del nostro territorio è coperto da terreni agricoli, la più grande area in Europa. Il nostro potenziale di produzione di biometano raggiunge i 10 miliardi di m3 all'anno. Sarà sufficiente per soddisfare sia la domanda interna che l'esportazione verso l'UE attraverso i gasdotti esistenti», ha dichiarato il Ministro.

Inoltre, ha sottolineato che oggi, per accelerare lo sviluppo dell'agricoltura e risolvere i problemi legati alla fame e all'ambiente, gli esportatori netti con tecnologie agricole sviluppate dovrebbero condividere la loro esperienza con i Paesi in via di sviluppo.

Torino, 17 febbraio 2023

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