Il ruolo dell'UE e la risposta italiana

Il ruolo dell'UE e la risposta italiana

L’avanzata russa in Ucraina continua, l’Europa è intenzionata a bloccare i piani di espansione di Putin attraverso l’applicazione di pesanti sanzioni. Il pacchetto di sanzioni va a colpire il settore finanziario, il petrolifero, dei trasporti e dell’high-tech. L’obiettivo? Tagliare tutti i legami tra la Russia e il sistema finanziario globale con ripercussioni sull’economia del Paese.

Unione Europea

Molti stati hanno deciso di mandare a Kiev materiale logistico, aiuto sanitario e anche armi difensive. La Commissione Europea sta negoziando l’uso della European Peace Facility, uno strumento finanziato da tutti i paesi membri che verrà utilizzato per acquistare materiale militare e umanitario da inviare in Ucraina. Strumento nato ufficialmente nel 2021, per il periodo 2021-2027 detiene circa 5,6 miliardi di euro.

Intanto, il 28 febbraio 2022 l’Ucraina ha ufficialmente richiesto di entrare nell’Unione Europea. Tra i vari rappresentanti, la Presidente della Commissione Von Der Leyen è quella che ha espresso il parere più favorevole: "L'Ucraina è una di noi e la vogliamo nell'Unione". La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, durante la seduta plenaria, ha dichiarato: “riconosciamo la prospettiva europea dell’Ucraina” e si è rivolta direttamente a Zelensky ricordandogli che tutta l’organizzazione sovranazionale è dalla loro parte “in questo momento oscuro della nostra storia. L’Ucraina troverà nell’Europa sempre un alleato.”

Il primo marzo, Zelensky ha tenuto il suo discorso, in collegamento direttamente da Kiev, durante la sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo per l’aggressione russa in Ucraina. Durante la medesima giornata, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha emesso una decisione che ordina alla Federazione Russa di fermare attacchi e bombardamenti di oggetti civili in Ucraina.

Italia

Secondo le informazioni raccolte a Bruxelles e in altre capitali, oltre una ventina di governi occidentali ha deciso di offrire il proprio aiuto, tra cui almeno 18 paesi dell’Unione europea.

Anche l’Italia invierà aiuti all’Ucraina, è prevista la cessione a titolo gratuito di mezzi ed equipaggiamenti militari per un valore di 12 milioni di euro suddivisi tra munizioni, giubbotti antiproiettile in kevlar, caschi in kevlar, metaldetector portatili, robot per lo sminamento, mitragliatrici, lanciarazzi contro carri e antiaerei. Non ci sono provvedimenti ufficiali, ma l’intelligence italiana sta anche fornendo aiuto all’Ucraina sulla cybersicurezza, per fronteggiare gli attacchi informatici che mirano a paralizzare reti e infrastrutture.

Con una risoluzione firmata da tutti i capigruppo di maggioranza, il Parlamento italiano, durante la giornata del 1° marzo, ha richiesto alla Russia di ritirarsi dall’Ucraina e spinge il governo all’aiuto militare indiretto. “Si chiede di fermare quelle truppe «che illegittimamente occupano il suolo ucraino», assicurando sostegno e solidarietà a Kiev e attivando ogni azione per «fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica». Non solo: si chiede la «cessione di apparati e strumenti militari che consentano all'Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa», sempre informando il Parlamento e in coordinamento con gli altri Paesi Ue ed alleati.”

Torino, 2 marzo 2022

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