Forum di UNIONCAMERE a Roma

Forum di UNIONCAMERE a Roma

Si è tenuto a Roma il 24 Novembre, presso la sede di UNIONCAMERE di Piazza Sallustio 21, il Forum annuale della Sezione di Camere di Commercio Miste. In questo ultimo triennio, la Sezione si è dimostrata molto dinamica, concentrandosi in azioni di crescita e rafforzamento del sistema delle Camere miste ed estere, organizzando momenti di confronto ed aggiornamento e sviluppato rapporti privilegiati con i sistemi economici produttivi dei paesi emergenti. D’altro canto, si è lavorato per ridurre le disomogeneità tra le Camere, e costruire un’entità comune con una piattaforma di servizi il più possibile condivisa da tutti. D’intesa con il Ministero dello sviluppo economico, si sono organizzati dei corsi di formazione ed aggiornamento per i dirigenti delle Camere Miste. Le Camere Miste sono state designate come partner degli operatori della Promotion Pubblica al fine di cooperare con gli altri organi Istituzionale per l’attività di internazionalizzazione del Sistema Italia, acquisendo così un ruolo sempre più strategico nel complesso di attività che portano le imprese italiane ad investire all’estero. Si rileva quindi fondamentale la coordinazione tra le Camere di Commercio Italiane all’Estero e le Camere miste in Italia per creare sinergie. Processo questo già ampiamente in atto. Accordi sono stati siglati tra Camere Miste di vari Paesi e le corrispondenti Camere italiane. L’espansione delle Camere Miste trova comunque sulla sua strada punti ben precisi in quelli che devono essere i requisiti per potersi fregiare del nome di Camera di Commercio. Nessuno può infatti considerarsi Camera di Commercio se non risponde a determinati requisiti per essere iscritta all’Albo e se non mantiene il quadro di operatività fissato dal Ministero. Tutto questo al fine di garantire la credibilità e l’affidabilità dell’intero sistema. Ecco allora che le Camere Miste, con l’accreditamento del Ministero degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico e dall’UNIONCAMERE assumono la veste di Istituzione, e come tale riconosciuta all’estero. Tale riconoscimento assume un’importanza ancor maggiore se si considera che le esse vivono un ruolo di tipo privatistico, garantendo così efficienza ed efficacia alle loro azioni. Per ottenere l’iscrizione occorre dimostrare di avere un’autonomia finanziaria e una dimensione di bilancio tali da poter adempiere alle loro funzioni statutarie in maniera indipendente. Resta il fatto che di lavoro ce n’e ancora molto da fare sul piano dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. Nel 2011 sono stati presentati tre progetti in per tre specifiche aree di intervento: “Proprietà intellettuale e certificazione tecnica “ per tutelare il marchio “Made in Italy” che dopo Coca Cola e Visa è il più conosciuto al mondo, “Matricole” per aumentare il numero di imprese operanti all’estero e “ Rete di consulenti” per sviluppare l’utilizzo da parte delle imprese italiane di una consulenza adeguata per il loro processo di internazionalizzazione.